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5 feb 2013

C'era una volta e una volta non c'era, 24 febbraio al Cedav


Dopo il successo, alla CITTA’ VISIBILE 2012 di Magliano in Toscana, C'era una volta e una volta non c'era arriva a Grosseto.
Le fiabe sono un’immagine, una storia universale, qualcosa che tutti conosciamo. Le fiabe sono un mondo a noi familiare, conosciuto e a cui siamo istintivamente più aperti. Le quattro artiste svolgono il tema del rapporto del fiabesco ( che costituisce la nostra parte più naturale e antica, più fresca e più in armonia con la natura) con la realtà d’oggi, rappresentata da elementi urbani. Sono sei le fiabe trattate: la Bella addormentata, Cappuccetto rosso, Alice nel paese delle meraviglie, Hansel e Gretel, Biancaneve e Cenerentola. Attraverso di esse le autrici hanno cercato di spiegare cosa per loro significa trasformazione, in chiave urbana in questo caso. Di ogni storia presentano due scatti:il primo è un omaggio alla fiaba, da una parte seguendo la tradizione e dall’altra i loro pensieri.
Il secondo scatto rappresenta quello che le artiste percepiscono della trasformazione in riferimento allo sviluppo paesaggistico urbano. In questo progetto conta molto anche il significato metaforico delle storie. L’idea base del progetto è quella di valorizzare l'urbano in relazione alle tradizioni tipiche del territorio e del luogo. Il vicoletto nella foto “attuale” di Cappuccetto rosso tende a mettere in evidenza una realta' urbana tipica del paese, che è fatta appunto anche di vicoletti, che da sempre fanno parte del paesaggio dei piccoli borghi.
Un altro esempio: la Bella addormentata nel bosco. Il primo scatto ci mostra una fanciulla addormentata in un bosco, paesaggio classico, ma non arriva questo dalla foto, in realtà c'e’come un richiamo al risveglio, alla rinascita. La fanciulla sembra emergere dalle foglie secche, come se la cullassero dolcemente riportandola alla luce.C'e' un forte senso di cambiamento,una speranza.
Per fare il secondo scatto, le artiste si sono chieste: chi è la bella addormentata oggi? Dove la potremmo trovare? Forse la bella addormentata di oggi vive in un mondo che è un ammasso di spazzatura e di detriti, dove si rincorre l’ultimo modello di telefonino in mezzo ai cantieri e alla confusione. Dove anche l’essere umano viene usato e gettato e si riduce a spazzatura.Forse la bella si addormenta perché non ce la fa più, perché ha bisogno di staccare da questa realtà per sognarne una migliore, una più “pulita”.
Una sorta di ritiro da questo mondo. Ella è assopita nella riflessione, paralizzante sì, ma potenzialmente trasformativa, poiché ogni creazione nasce da una profonda riflessione. Riuscirà il nostro “fiabesco”, il “fanciullino” che tutti abbiamo dentro, ad accordarsi con il moderno, il reale, l’urbano? Chi cambierà chi? Riusciranno questi elementi a dialogare e a integrarsi? Attraverso la visione di queste 12 grandi immagini fotografiche.
Progetto di Chiara Buccelli, Luisa Biagiotti, Federica Mancineschi e Carlotta Santelli.

Fotografie di Carlotta Santelli.
Fonte: Carlotta Spark Santelli

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