Dopo
il successo, alla CITTA’ VISIBILE 2012 di Magliano in Toscana,
C'era una volta e una volta non c'era arriva a Grosseto.
Le
fiabe sono un’immagine, una storia universale, qualcosa che tutti
conosciamo. Le fiabe sono un mondo a noi familiare, conosciuto e a
cui siamo istintivamente più aperti. Le quattro artiste svolgono il
tema del rapporto del fiabesco ( che costituisce la nostra parte più
naturale e antica, più fresca e più in armonia con la natura) con
la realtà d’oggi, rappresentata da elementi urbani. Sono sei le
fiabe trattate: la Bella addormentata, Cappuccetto rosso, Alice nel
paese delle meraviglie, Hansel e Gretel, Biancaneve e Cenerentola.
Attraverso di esse le autrici hanno cercato di spiegare cosa per loro
significa trasformazione, in chiave urbana in questo caso. Di ogni
storia presentano due scatti:il primo è un omaggio alla fiaba, da
una parte seguendo la tradizione e dall’altra i loro pensieri.
Il
secondo scatto rappresenta quello che le artiste percepiscono della
trasformazione in riferimento allo sviluppo paesaggistico urbano. In
questo progetto conta molto anche il significato metaforico delle
storie. L’idea base del progetto è quella di valorizzare l'urbano
in relazione alle tradizioni tipiche del territorio e del luogo. Il
vicoletto nella foto “attuale” di Cappuccetto rosso tende a
mettere in evidenza una realta' urbana tipica del paese, che è fatta
appunto anche di vicoletti, che da sempre fanno parte del paesaggio
dei piccoli borghi.
Un altro esempio: la Bella addormentata nel
bosco. Il primo scatto ci mostra una fanciulla addormentata in un
bosco, paesaggio classico, ma non arriva questo dalla foto, in realtà
c'e’come un richiamo al risveglio, alla rinascita. La fanciulla
sembra emergere dalle foglie secche, come se la cullassero dolcemente
riportandola alla luce.C'e' un forte senso di cambiamento,una
speranza.
Per fare il secondo scatto, le artiste si sono
chieste: chi è la bella addormentata oggi? Dove la potremmo trovare?
Forse la bella addormentata di oggi vive in un mondo che è un
ammasso di spazzatura e di detriti, dove si rincorre l’ultimo
modello di telefonino in mezzo ai cantieri e alla confusione. Dove
anche l’essere umano viene usato e gettato e si riduce a
spazzatura.Forse la bella si addormenta perché non ce la fa più,
perché ha bisogno di staccare da questa realtà per sognarne una
migliore, una più “pulita”.
Una sorta di ritiro da questo mondo.
Ella è assopita nella riflessione, paralizzante sì, ma
potenzialmente trasformativa, poiché ogni creazione nasce da una
profonda riflessione. Riuscirà il nostro “fiabesco”, il
“fanciullino” che tutti abbiamo dentro, ad accordarsi con il
moderno, il reale, l’urbano? Chi cambierà chi? Riusciranno questi
elementi a dialogare e a integrarsi? Attraverso la visione di queste
12 grandi immagini fotografiche.
Progetto
di Chiara Buccelli, Luisa Biagiotti, Federica Mancineschi e Carlotta
Santelli.
Fotografie di Carlotta Santelli.
Fonte:
Carlotta Spark Santelli
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