Comunicato stampa 15 novembre 2012
pubblicato per intero su Vivi Grosseto
Si è tenuto lo scorso 26 ottobre 2012 il primo incontro di programmazione "Città Visibile 2013" a cura di Mauro Papa.
L'incontro si è aperto con una breve
relazione del coordinatore Mauro Papa, che ha esposto una prima idea
progettuale del Cedav (relativa, per ora, alla sola città di
Grosseto) per stimolare interventi, proposte, critiche e progetti
alternativi.
L'idea progettuale è articolata in
quattro punti:
In che direzione vuole andare
Città Visibile
In accordo con una delle misure
programmatiche del nuovo corso di Fondazione Grosseto Cultura,
denominata “Grosseto Città Aperta”, la manifestazione Città
Visibile intende proseguire sulla strada intrapresa, valorizzando
l'istanza sociale e relazionale in tutte le sue componenti, e in
particolare attraverso il coinvolgimento:
del ricco tessuto associativo
della città
degli operatori culturali legati
alla nuova immigrazione multietnica e multiculturale
dei rappresentanti di quelle
categorie sociali che vedono relegata la propria necessità di
comunicare in circuiti privati e autoreferenziali.
L'inclusione e la partecipazione di
soggetti sociali svantaggiati o marginali è già uno dei punti di
forza di Città Visibile (ad esempio la sezione espositiva al
Cassero: Vita in Comune, che ha coinvolto immigrati ma anche
detenuti, disabili, anziani..). Inoltre, sempre in questo ambito,
Città Visibile ha preso contatti con altri festival in provincia
dedicati a realtà “outsider” (“FolloWme” a Follonica e “I
sensi dell'arte” a Massa Marittima).
La necessità di un cambiamento
Dopo l'istituzione di una collezione
permanente al Cassero, e dopo cinque edizioni che hanno ricalcato la
stessa formula della “mostra diffusa” in città, è necessario
per il format Città Visibile sperimentare, almeno nella città di
Grosseto, un cambiamento.
L'idea è quella di creare un tavolo di
lavoro con soggetti impegnati nel mondo del sociale (Fondazione Il
Sole, Coeso, Altracittà, Cesvot, parrocchie etc) e con le comunità
degli immigrati a Grosseto. Lo strumento logistico ed operativo
potrebbe trovare un valido supporto nella creazione di una “casa
della cultura” che, almeno temporaneamente, metta a disposizione di
associazioni o istituzioni culturali spazi e strumenti per un lavoro
condiviso e partecipato dalla cittadinanza.
L'esito di questo lavoro può
concretizzarsi in una serie di iniziative multidisciplinari
(espositive o performative) da realizzare in Città Visibile 2013 e
da concentrare in un solo luogo, sempre aperto durante il periodo
della manifestazione (si impegneranno a tenerlo aperto le
associazioni o gli enti concessionari di spazi nella Casa della
cultura), che potrebbe essere individuato nell'edificio delle
Clarisse. La “mostra diffusa” continuerà a esistere, ma seguendo
modalità differenti.
Occupare spazi vuoti
L'idea principale è quella di
“occupare spazi temporaneamente inutilizzati”.
Per questo è stato ipotizzato l'uso
delle Clarisse. Attualmente vuoto, l'edificio è destinato a
diventare pinacoteca della città. Comunque venga programmata,
l'istituzione della pinacoteca non vedrà coinvolti per il 2013 i
piani superiori dell'edificio, che quindi possono essere messi a
disposizione del progetto temporaneo Città Visibile.
Per quanto riguarda invece la “mostra
diffusa”, l'idea è quella di contattare tutti i proprietari di
locali commerciali sfitti nel Centro storico, per chiederne la
disponibilità gratuita in un solo fine settimana e concedere i
locali idonei ad artisti e creativi per una grande mostra urbana, da
collegare magari a una manifestazione tipo “notte bianca” - da
concordare con le associazioni di categoria da sempre coinvolte in
questo tipo di esperienza – con negozi aperti e musica dal vivo per
le strade.
Cambiare i tempi.
Sulla base di
quanto detto, la manifestazione ruoterà intorno a due eventi-clou,
da programmare all'interno del periodo settembre-ottobre 2012.
Un fine settimana
con l'inaugurazione delle mostre collegate all'attività della “casa
della cultura”.
Il fine settimana
successivo con la mostra diffusa in concomitanza con la notte bianca.
Fonte: CEDAV
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