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a cura di A. Pesare
La
Maremma è una terra ricca di artisti e un buon numero di pittori e
scultori è presente soprattutto a Grosseto. Questa volta voglio
parlarvi di Mauro Ceselli, classe 1962, artista astratto grossetano
che ha iniziato a dipingere nei primi anni '90 ma che si è esposto
al pubblico solo recentemente, a partire dal 2006. La sua pittura è
caratterizzata dal dinamismo, dalla materia e dai colori accesi che
caratterizzano il suo stile personale.
Le
opere di Mauro Ceselli mostrano l'emozione del suo inconscio che
trasforma in immagini dirette a colpire lo stato d'animo
dell'osservatore. Ceselli dipinge con l'anima, senza curarsi della
forma e delle tendenze di mercato. Appena ci si trova di fronte alle
sue tele si viene catapultati in una dimensione che non appartiene al
nostro tempo: non vi è traccia del presente e si percepisce qualcosa
di misterioso, affascinante ed inquietante. Forte lirismo evocativo.
(Antonia Pesare).
Benvenuto
Mauro. Com'è
nata in te la passione per l'arte e quando hai avvertito la necessità
di iniziare a dipingere?
Premettendo
che l’interesse per l’arte c’è sempre stato, ho iniziato il
mio percorso artistico dopo i trent’anni. Inizialmente mi sono
dedicato al figurativo ma mi sono subito reso conto che non trovava
appagamento la mia necessità di rappresentare le mie sensazioni ed
emozioni. Avevo bisogno di liberare la mia voglia di “colorare”
le emozioni.
Parli
del desiderio di “colorare” le emozioni: cosa rappresenta per te
il colore e qual è il tuo preferito?
Non
esiste un colore che preferisco ma tutti sono importanti a seconda
del preciso momento in cui li utilizzo. Forse, riguardando le mie
opere, mi rendo conto che prediligo il rosso perché mi fa ripensare
alla vitalità e alla forza che impiegavo nell'atto del dipingere
l’opera.
Come
nasce l'ispirazione?
L’ispirazione
nasce sempre nell’osservare ciò che ci circonda e riuscire ad
ascoltare il proprio io per tradurlo in colori.
Le
tue opere sono parte di un percorso o provengono dall'istinto?
Tutte
le opere fanno parte del percorso della vita e sono la
rappresentazione, con i colori, dello stato d’animo che vivo in
quel preciso momento.
Chi
apprezza le tue opere?
Devo
riconoscere che la mia non è un arte di facile apprendimento ma,
nonostante ciò, sono molte le persone che apprezzano quello che
faccio.
Tecnicamente
segui un metodo preciso quando cominci un'opera?
All’inizio
un'opera è solo un idea, poi trasformo in colori le mie sensazioni.
Verso il colore, sempre molto pastoso e mischiato con vari materiali,
sul supporto (tavole o tele) e poi inizio creare muovendolo,
ruotando, togliendolo. Molto spesso lo faccio con le mani perché il
contatto trasmette delle sensazioni di vitalità che non riesco ad
avere con l’uso dei pennelli.
Progetti,
eventi e mostre in cantiere attualmente?
Ho
appena concluso una bipersonale presso l'AGAF insieme all’amica
Michela Volpini ed abbiamo riscosso un grande successo. Il prossimo
impegno è la partecipazione ad un evento denominato “VIA VAI”
sempre a Grosseto organizzato da te. Nel mese di luglio, invece, avrò
il piacere d’esporre le mie opere insieme ad alcuni amici prima in
una bellissima Galleria d’Arte nel centro storico di Bolsena e, a
seguire, in una splendida Chiesa sconsacrata di Bagnoregio.
1
giugno 2012
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