15 marzo 2012 h 12:00
a cura di Antonia Pesare
pubblicato su Vivi Grosseto
STALATTITI E STALAGMITI
di Silvana Pincolini
Saletta CEDAV, Via Mazzini 97, Grosseto
17 marzo – 1 aprile 2012
Sarà inaugurata sabato 17 marzo alle ore 18:00, presso la Sala CEDAV di Via Mazzini a Grosseto, “Stalattiti e Stalagmiti” la mostra dell'artista milanese Silvana Pincolini. Ad ingresso gratuito, l'originale mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 17:00 alle 20:00 e sarà visitabile su richiesta.
“Sculture essenziali contraddistinte dalla caratteristica forma che riesce a mutarne il colore. Nuovi passaggi si aprono nella materia e la luce l'attraversa presentando una rara grazia, intensa e insolita”. (A. Pesare).
L'artista, che vive tra Milano e la Maremma dove ha il suo laboratorio e tiene corsi di modellaggio e scultura, tra gli anni '60 e '70 si è formata a Brera ed ha poi completato le competenze grafiche e scenografiche con il famoso designer italiano Albe Steiner, nipote del politico antifascista italiano Giacomo Matteotti, e il designer e artista finlandese Liisi Beckmann, che fu molto attivo in Italia .
Fondamentale, nella sua ricerca, è stata l'antroposofia (considerata oggi dalla scienza come una “pseudoscienza” che postula l'esistenza di un mondo spirituale, intellettualmente comprensibile e accessibile con l'esperienza diretta per mezzo di crescita e sviluppo interiore e che si propone di investigare e descrivere questi fenomeni spirituali mediante il metodo scentifico - e la visione steineriana dell’equilibrio vitale. Si è occupata anche di didattica e di scenografie per la pubblicità.
L'architetto Vera Giommoni ha scritto: "Con i suoi materiali primari, l’artista gioca tra corposità e tattilità e ci conduce in un viaggio prima percettivo poi immaginifico in cui le forme si scompongono e poi si ricompongono in strutture organiche purificate. Gli oggetti, superata la resa naturalistica, sono avvertiti in una dinamica percettiva di piani spaziali intersecati che colloquiano principalmente con la nostra interiorità. Con Silvana Pincolini l’arte non è importante come atto mentale, ma deriva dal bisogno di affermare una corrente vitale e vitalistica. Al contempo, le sue opere non sono “oggetti” , piuttosto “processi” per realizzare immagini che, cariche di energia in atto, acquistano significato grazie al fatto di avere luogo e tempo definiti. Sotto gli occhi di tutti avviene la trasformazione reale di quest’energia, grazie alla quale la scultura acquista vita. Tutto ciò avviene grazie alla raffinata dialettica con cui i materiali naturali dialogano tra loro. E così, l’opera ci permette di allargare la nostra soglia percettiva e di aprire un rapporto conoscitivo nuovo e meravigliante con il mondo delle cose. Attraverso questo divenire connesso tra percezione e conoscenza, le sculture di Silvana Pincolini allargano la realtà della comunicazione".
Negli ultimi anni il suo interesse è focalizzato sulla scultura organica e sul linguaggio tridimensionale: le sue opere non sono “oggetti”, ma possono essere considerati “processi” per realizzare immagini che, cariche di energia in atto, acquistano significato grazie al fatto di avere luogo e tempo definiti. Si diverte ad assemblare materiali naturali diversi e varie tecniche.
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15 marzo 2012
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