Gemma Detti Personale “Downtown” alla Dokkaffee Gallery di Rotterdam fino al 29 febbraio 2012

Pubblicato su Vivi Grosseto

“Downtown” è il titolo della mostra personale dell'artista romana Gemma Detti che è stata presentata alla Dokkaffee Gallerydi Rotterdam e che sarà visitabile fino al 29 febbraio 2012.

Gemma è nata a Roma, dove si è laureata come Architetto, ed ha vissuto anche a Londra. Ad un certo punto della sua carriera, arriva il “cambiamento”: nota che alcuni dei suoi clienti appendevano i disegni da lei realizzati quasi fossero quadri e quindi riscontrava avere un certo successo. Ecco che l'architetto diventa l'artista! Sceglie come soggetti città italiane come Firenze – opere quali il Campanile di Giotto o il Palazzo della Signoria - o Londra – come Old London - nei quali ritroviamo la geometria e il tratto preciso e fermo.

I suoi studi, il suo lavoro e la sua esperienza di vita all'estero hanno contribuito ad arricchire la sua formazione e influenzano le sue opere d'arte nelle quali si notano gli elementi caratteristici suoi propri: composizioni geometriche, le linee decise, la simmetria, la prospettiva, l'ordine e i colori forti - in particolare il rosso, l'arancio e il nero – spesso presenti nelle sue tele trattate con una base di vernice al quarzo sulla quale passa un composto di vernice acrilica e pigmenti naturali.

Ha recentemente aperto una Galleria d'arte nel centro storico di Manciano (Grosseto) dove espone le sue opere ed è stata invitata a partecipare alla 54° Biennale di Venezia, al Palazzo delle Esposizioni di Torino, alla quale si è presentata con l'opera Il Lingotto.

Riguardo alla scelta di aprire la Galleria a Manciano ha affermato: “Ho deciso di aprire una Galleria permanente, perché sentivo la necessità di mostrare le opere nel mio paese di famiglia ed anche per rendere visibili le tele, che altrimenti sarebbero state rinchiuse e accatastate nel mio studio... all’interno di questo spazio potrò cambiare frequentemente l’esposizione delle opere, e rendere lo spazio vivo e in continua trasformazione al mio occhio e all’occhio dei visitatori.

Antonia Pèsare