Tra gli artisti originari nella città di Grosseto vorrei puntare l'attenzione su Claudia Cinquemani Dragoni, pittrice e restauratrice nata nella nostra città che svolge interessanti ricerche legate alla "Geometria Sacra" di antichi luoghi di culto, sulle antiche tradizioni iniziatiche, alla simbologia ermetica e all'iconografia medioevale.
Attualmente vive in Maremma e lavora come insegnante di Simbologia presso la Sede dell' Associazione Unitre di Grosseto e recentemente ha scritto il libro “La Luce della Dea-Viaggio tra Lamula e dintorni” nel quale spiega che, secondo lei, i Templari hanno lasciato tracce vicino al Monte Amiata, precisamente nella Pieve di Lamula: analizzando alcuni graffiti all’interno della Pieve, la sua indagine si sofferma sulla geometria armonica che ha inflenzato il pensiero degli antichi costruttori e descrive il graffito della triplice cinta del Castello di Arcidosso e di una preziosa rarità custodita all’interno di una chiesetta poco distante.
Quando lavora su carta o tela "vede" il colore come suono e la tonalità che predilige è il blu, il colore dell'anima, del mare e dell'inconoscibile ma anche della calma e della tranquillità, della gioia di vivere, della contemplazione e della spiritualità che induce all'armonia.
A proposito dei suoi lavori Claudia dice di cercare, tramite la pittura, di trasmettere "come sento la realtà, ovvero un “Tutto interconnesso” dove danzano perennemente ed armonicamente insieme le arti e le scienze.Il mio intento è quello di esprimere tramite il colore e la forma, gli elementi delle antiche tradizioni. Ogni mia realizzazione parte sempre da un accurato progetto geometrico realizzato tramite proporzioni armoniche. Il numero aureo usato dai “magister” medioevali per progettare le cattedrali gotiche è il punto di partenza, la prima vibrazione per ogni futura creazione. Da quella prima forma, si attua allora un uso intuitivo del colore e sarà quello a produrre sensazioni archetipiche ed oniriche.
E’ quella“Comprensione intuitiva” resa possibile dall’utilizzo del Simbolismo Ermetico di base. Conscia che l’arte accende l’animo di domande che esigono risposte e avvolge ciò che ci sfugge nel velo del simbolo".
A soli 13 anni riceve a Grosseto il suo primo riconoscimento artistico e, dopo aver conseguito il diploma magistrale di Programmatore-Grafica Pubblicitaria, dal 1992 al 96 opera in diverse regioni d'Italia come la Liguria, il Friuli e il Lazio fino al 1998 quando si trasferisce a Prato e lega la sua passione per la pittura ad olio al lavoro di restauro e alla creazione di oggetti in stile dalla quale nasce "Creazioni Sothis". Realizza pendenti in pezzi unici, a mano, caratterizzati da un'armatura in alluminio e rame nella quale sono incastonate ametiste, giade o altre pietre.Si dedica, inoltre, anche ai ritratti, alla decorazione trompe l’oeil realizzando murales per ambienti pubblici e privati e svolge seminari sul riequilibrio interiore tramite la pittura, il colore, la geometria sacra.
A cura di Antonia Pèsare
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