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10 giu 2014

Irene Papini partecipa all'Esposizione Triennale di Arti Visive di Roma


© A cura di Antonia Pesare. Riproduzione riservata. ROMA.

E' stata inaugurata il 6 giugno a Roma, dal critico d'arte Achille Bonito Oliva, l'Esposizione Triennale di Arti Visive di Roma curata da Danieli Radini Tedeschi.
L'obiettivo del curatore, assistito da un comitato scientifico di illustri esperti, molti dei quali docenti dell’ateneo universitario, è quello di lanciare “il manifesto dell’estetica paradisiaca”: egli ha, cioè, scandagliato il passaggio tra il '900 e il nuovo secolo per cercare di capire se gli artisti avessero un denominatore comune nella rappresentazione e nel linguaggio visivo ed ha concluso che ognuno si muoveva e si muove senza un progetto e un ideale comune. Tedeschi vuole far conoscere e riconoscere tra loro questi artisti per cercare di creare una voglia di rinascita, condivisione e, quindi, di paradiso.
Tra questi artisti è presente, con ben 3 opere, anche la maremmana Irene Papini.
Ho intervistato tempo fa questa giovane pittrice e noto, con piacere, che di strada ne ha fatta.
Figlia d'arte, Irene nasce nel dicembre del 1983 in un paese della Maremma e, dopo aver conseguito il diploma superiore presso l’istituto per grafici pubblicitari di Grosseto.
Irene si concentra sulle proprie emozioni e le sue tele sembrano libri aperti sono coperte da estensioni di colori che escludono l'interesse per il segno o la forma. Orienta la sua ricerca sulla stesura pura del colore e sul valore delle parole, che inserisce nelle sue tele. Scrive frasi che, con l'uso del colore, generano l'illusione di un'immagine dinamica che evoca i sentimenti intimi di una donna riflessiva, dall'animo sincero e profondo che cerca di trasmettere, in modo diretto, un messaggio poetico.
Le figure derivano da un linguaggio artistico primitivo, piatte e sospese tra luminosità e offuscamento in un equilibrio precario. La spiritualità pervade ogni composizione che sembra “respirare”. Lega il colore e le parole attraverso un gesto spontaneo, vero momento creativo, che attribuisce valore artistico alla sua arte. Senza alcuna pianificazione, Irene lascia “accadere” questo gesto, favorendo il suo compimento con la naturalezza e l'istintività del momento, affinché le esperienze più profonde della sua psiche emergano con spontaneità casuale e non per mezzo dell'automatismo” (Critica a cura di Antonia Pesare, Storico dell'Arte).




Chi volesse partecipare alla mostra, le sedi dell’Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma 2014 sono: dal 6 giugno al 13 giugno, ingresso libero, presso il Padiglione Nazionale: Università di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale. Sala delle Lauree e delle Autorità, Via Eudossiana 18, Roma, Sala degli Affreschi, Via Eudossiana 18, Roma, Chiostro, Via Eudossiana 18, Roma. Orari: Tutti i giorni 8.00-19.30.
Padiglioni Collaterali: dal 6 al 15 giungo presso il Museo Venanzo Crocetti, Via Cassia 492, Roma. Ingresso libero e orari: Lun./ Giov./ Ven. 11.00-13.00/15.00-19.00 Sab./ Dom. 11.00-18.00. Martedì e Mercoledì chiuso.
Dal 6 al 14 giugno presso il Palazzo Pontificio Maffei Marescotti a La Pigna UCAI Roma, Via della Pigna 13/A, Roma. Ingresso Libero. Orari: 15.00-20.00. Domenica chiuso.


Dal 6 al 21 giugno presso la Galleria Arte Maggiore in Via di Santa Maria Maggiore 149, Roma. Ingresso Libero. Orari: 14.00-19.00. Domenica chiuso.

Info Web: www.esposizionetriennale.it. Info e contatti: 333 611 08 56

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