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A cura di Antonia Pesare. Riproduzione riservata. ROMA.
E'
stata inaugurata il 6 giugno a Roma, dal critico d'arte Achille
Bonito Oliva, l'Esposizione Triennale di Arti Visive di Roma curata
da Danieli Radini Tedeschi.
L'obiettivo
del curatore, assistito
da un comitato scientifico di illustri esperti, molti dei quali
docenti dell’ateneo universitario,
è quello di lanciare “il manifesto dell’estetica paradisiaca”:
egli ha, cioè, scandagliato il passaggio tra il '900 e
il nuovo secolo per cercare di capire se gli artisti avessero un
denominatore comune nella rappresentazione e nel linguaggio visivo ed
ha concluso che ognuno si muoveva e si muove senza un progetto e un
ideale comune. Tedeschi vuole far conoscere e riconoscere tra loro
questi artisti per cercare di creare una voglia di rinascita,
condivisione e, quindi, di paradiso.
Tra
questi artisti è presente, con ben 3 opere, anche la maremmana Irene
Papini.
Ho
intervistato tempo fa questa giovane pittrice e noto, con piacere,
che di strada ne ha fatta.
Figlia
d'arte, Irene nasce nel dicembre del 1983 in un paese della Maremma
e, dopo aver conseguito il diploma superiore presso l’istituto per
grafici pubblicitari di Grosseto.
“Irene
si concentra sulle proprie emozioni e le sue tele sembrano libri
aperti sono coperte da estensioni di colori che escludono l'interesse
per il segno o la forma. Orienta la sua ricerca sulla stesura pura
del colore e sul valore delle parole, che inserisce nelle sue tele.
Scrive frasi che, con l'uso del colore, generano l'illusione di
un'immagine dinamica che evoca i sentimenti intimi di una donna
riflessiva, dall'animo sincero e profondo che cerca di trasmettere,
in modo diretto, un messaggio poetico.
Le
figure derivano da un linguaggio artistico primitivo, piatte e
sospese tra luminosità e offuscamento in un equilibrio precario. La
spiritualità pervade ogni composizione che sembra “respirare”.
Lega il colore e le parole attraverso un gesto spontaneo, vero
momento creativo, che attribuisce valore artistico alla sua arte.
Senza alcuna pianificazione, Irene lascia “accadere” questo
gesto, favorendo il suo compimento con la naturalezza e l'istintività
del momento, affinché le esperienze più profonde della sua psiche
emergano con spontaneità casuale e non per mezzo dell'automatismo”
(Critica a cura di Antonia Pesare, Storico dell'Arte).
Chi
volesse partecipare alla mostra, le sedi dell’Esposizione
Triennale di Arti Visive a Roma 2014 sono: dal 6 giugno al 13 giugno,
ingresso libero, presso il Padiglione Nazionale: Università di Roma
“La Sapienza”, Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale. Sala
delle Lauree e delle Autorità, Via Eudossiana 18, Roma, Sala degli
Affreschi, Via Eudossiana 18, Roma, Chiostro, Via Eudossiana 18,
Roma. Orari: Tutti i giorni 8.00-19.30.
Padiglioni
Collaterali: dal 6 al 15 giungo presso il Museo Venanzo Crocetti, Via
Cassia 492, Roma. Ingresso libero e orari: Lun./ Giov./ Ven.
11.00-13.00/15.00-19.00 Sab./ Dom. 11.00-18.00. Martedì e Mercoledì
chiuso.
Dal
6 al 14 giugno presso il Palazzo Pontificio Maffei Marescotti a La
Pigna UCAI Roma, Via della Pigna 13/A, Roma. Ingresso Libero. Orari:
15.00-20.00. Domenica chiuso.
Dal
6 al 21 giugno presso la Galleria Arte Maggiore in Via di Santa Maria
Maggiore 149, Roma. Ingresso Libero. Orari: 14.00-19.00. Domenica
chiuso.
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