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26 ott 2013

Personale di Gianni Antenucci al Museo Archeologico e d'Arte della Maremma


A cura di Antonia Pèsare

E’ stata inaugurata ieri a Grosseto, presso il Museo Archeologico e d'Arte della Maremma, "Conservazioni 1", la Personale di Gianni Antenucci che riunisce le opere realizzate dall’artista dal 2010 al 2013.
La mostra, curata da Giuseppe Billi e Mariano Apa, è stata organizzata in collaborazione con il Comune di Grosseto e sarà visitabile fino all’8 dicembre 2013.
L’abilità dell’artista, spiegano gli organizzatori, consiste nel sapersi rinnovare e al contempo conservare il “modo di fare” arte e queste qualità, insieme alla libertà del colore, sono alla base della sua ricerca. Egli realizza pitture digitalizzate sulla tela, utilizza smalti, resine o acqueforti su carta. Antenucci unisce i fogli di plexiglass satinati sulla tela allo scopo di costruire lo spazio dell’opera che ospita l’immagine che diventa realtà del tempo vissuto.
Nel suo percorso Antenucci fa intravedere indicazioni di una spiritualità: “L’artista, oltre che divinatore e inventore è come un “sacro” profeta che si è ispirato “sotto dettatura”.
Accostando poi l’essenza dell’uomo e dell’artista  si ha la percezione che l’arte è per lui una preghiera, una melodia biblica (ritmata), il bisogno o l’esigenza di un segno “astrale” nel senso che si estrae dalle derive di inutili cataste del mondo e nel senso che l’uomo, con l’arte aspira direttamente alla “bellezza” di Dio”. (G. Billi).
La mostra sarà visitabile tutti i giorni: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13 mentre il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Ingresso libero.
Per informazioni, telefonare al numero 0564/488751 – 759, http://maam.comune.grosseto.it.


BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Gianni Antenucci nasce a Prato nel 1971. Attratto dal mondo dell'arte sin dall'infanzia, nel 1987 inizia l'attività pittorica e completa gli studi accademici nel 1995 sotto la guida del professor Alkafaji Resmi nella sezione di pittura e incisione.
Importanti e formative sono le visite alla Tate Gallery di Londra e al Musée d’Orsay di Parigi, dove viene attratto dalla pittura e dal segno di Claude Monet e fondamentali anche le amicizie e i contatti stretti con artisti italiani postmoderni e contemporanei. La sua prima esposizione personale, intitolata “La materia come testimone del nostro essere”, si è tenuta a Palazzo Datini a Prato nel 1998; in seguito ha esposto a Villa Montalvo (Firenze), Pinacoteca di Pisa, Artexpo New York, Galleria Lato (Prato), centro culturale il Punto d’incontro, Cecina (LI), associazione culturale Circolo degli Artisti (Albissola Marina).
26 ottobre 2013

© Riproduzione riservata

Pubblicato su Vivi Grosseto

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