La
Galleria d'Arte Moderna del Tridente è stata la galleria d'arte
privata più importante di Grosseto. Numerosi collezionisti, in
città, possono esibire nelle loro case opere d'arte prestigiose per
merito del Tridente. A un anno dalla chiusura della galleria, il
Cedav della Fondazione Grosseto Cultura e l'associazione culturale
Tridente presentano una mostra collettiva che riunisce le opere degli
artisti legati all'attività della storica galleria grossetana: De
Micheli, Dominici, Lambardi, Magazzini, Paolini, Pasetto, Pini,
Seveso, Stefani, Talani.
Nata
nel 1966 in Via Garibaldi a Grosseto, la Galleria Il Tridente ha
svolto un ruolo di primo piano nella valorizzazione dell’arte
contemporanea a Grosseto. Gestita da Enzo Sorini e sostenuta da
critici influenti come Mario De Micheli e Giorgio Seveso, l'attività
della galleria è sempre stata dedicata alla pittura figurativa.
“Enzo
Sorini –
scrive Seveso - la
scelta del figurativo l’ha fatta a partire proprio dai suoi primi
incontri con la pittura, senza esitazioni, senza incertezze o
sbavature. Portandola avanti in tempi difficili, quando, cioè,
cresceva a livello internazionale un’arte che fu poi definita
genericamente dell’effimero (dall’arte povera ai concettuali
d’ogni temperatura fino, più tardi, ai transavanguardismi più
diversi). Polemico rispetto a quelle tendenze di moda, è venuto
dunque maturando via via negli anni per il Tridente un ruolo di punto
di riferimento fermo e sicuro, al quale rifarsi per essere informati
e per confrontare, dove assistere e partecipare agli snodi di un’arte
che si voleva e si dimostrava in qualche modo diversa, più
autenticamente intesa: arte della presenza e non dell’assenza, come
ha scritto Mario De Micheli, anche lui da sempre amico e partecipe”.
Negli
anni settanta il Tridente inaugurò rapporti di collaborazione con
gallerie italiane (come “L’Agrifoglio” di Milano o “La
Barcaccia” di Roma) ed estere, che fecero conoscere a Grosseto
importanti protagonisti della figurazione critica come gli spagnoli
Equipo Realidad, Torrandell, Mensa o il tedesco Tubke. Nel 1972 Il
Tridente presentò lo statunitense Robert Carroll e le incisioni di
Piero Manzù, a cui Mario De Micheli aveva dedicato nel 1971 una
importante monografia, e nel 1973 la collettiva Artisti
italiani per il Vietnam.
Nel 1974 De Micheli presentò GiulianoVangi, che nello stesso
anno aveva realizzato un importante pannello bronzeo per il nuovo
ospedale di Grosseto. Nel 1975 Il Tridente partecipò ad “ArteFiera”
a Bologna e nel 1977 dedicò una mostra a Fausto Pirandello, morto
nel 1975. Negli anni successivi esposero al Tridente Renzo Bussotti
(1978), Gabriele Mucchi e Vincent Maillard (1979).
Nel
maggio del 1979 Sorini celebrò con La
centesima mostra, dedicata
ai 15 pittori rappresentati dalla galleria, la decennale attività
del Tridente. Poi,
dopo la pausa estiva, entrò il pittore Cherubini come socio e Il
Tridente, pur restando negli stessi locali, cambiò nome e
divenne “Il Bagatto”. La rinascita del Tridente è avvenuta nel
2000, nella nuova sede di Via Cavour, con la mostra “Nove artisti
alla Galleria Il Tridente”. Dopo 13 anni, e a un anno dalla
chiusura di quella esperienza, ci piace presentare questa mostra con
le parole utilizzate da Seveso nel 2000: “Dunque
ciò che oggi si inaugura qui non è solo una vetrina degli artisti
che in passato sono stati vicini alla Galleria Il Tridente: non è
solamente una splendida mostra figurativa, di eloquente e palpitante
suggestione. E', soprattutto, un intero percorso che torna
d'attualità, la nascita di una fervida indicazione operativa per il
presente e per il futuro.
Inaugurazione
venerdì 31 maggio 2013 ore 18.30
Apertura
mostra ore:17-19; ingresso libero
Fonte:
Cedav
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