Recensione
mostra a cura di Antonia Pèsare
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Riproduzione
riservata
Pubblicato su Vivi Grosseto
Sarà
possibile visitare, entro il 20 gennaio 2013 presso le Scuderie del
Quirinale a Roma, “Vermeer. Il secolo d'oro dell'arte olandese”,
la mostra curata da Sandrina Bandera, Soprintendente
per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Milano,
Walter
Liedtke, Curator of European Paintings Metropolitan Museum of Art di
New York e Arthur K. Wheelock, Jr., Curator of Northern Baroque
Paintings National Gallery of Art di Washington.
E'
la critica di metà Ottocento - a partire dai saggi di Théophile
Thoré pubblicati nel 1866 sulla Gazette des Beaux-Arts con lo
pseudonimo di Thoré-Burger - che conferisce a Johannes Vermeer
(1632-75), massimo esponente della pittura olandese del XVII secolo,
il riconoscimento della sua grandezza e, per
la prima volta a Roma, una mostra permette di ammirare 8 dei suoi
capolavori, tra i quali la
“Stradina di Delft” del Rijksmuseum di Amsterdam, “L’Allegoria
della fede” del Metropolitan di New York e la “Donna in piedi”
della National Gallery di Londra.
Le
opere
sono legate alla crescita personale e artistica del grande pittore, a
partire da un primo inizio giovanile fino alla tarda maturità, e
sono ambientate nel contesto medio-borghese dell'arte olandese tra il
1650 al 1670.
Una
serie di dipinti sviluppati per argomenti e soggetti diversi, fanno
riferimento al contesto culturale dell'epoca e permettono di far
conoscere i valori dell'interessante società olandese come la
famiglia, i momenti della vita quotidiana, il corteggiamento, la
musica come crescita della persona e le vedute della città
caratterizzate da una luminosità
dei colori che nasce dalla cura con cui Vermeer preparava i pigmenti
e sceglieva i materiali di prima qualità. Oltre all'ambito privato
Vermeer si è occupato anche dell'osservazione precisa dei passaggi
di luce tanto che la mancanza dei disegni preparatori nei suoi
dipinti (come in quelli di altri pittori fiamminghi) avvalora
l'ipotesi che usasse la camera oscura, un dispositivo ottico che
permetteva di ottenere una straordinaria precisione nella fisionomia
dei volti e nella rappresentazione degli oggetti, oltre che
straordinari effetti di luce.
Nelle
sale delle Scuderie del Quirinale si possono ammirare, inoltre, le
opere di artisti suoi contemporanei, come Pieter de Hooch
e Emmanuel de Witte, Gerard ter Borch, Gerrit Dou, Nicolaes Maes,
Gabriël Metsu, Frans van Mieris, Jacob Ochtervelt e Jan Steen e
altri maestri con
i quali ha condiviso le tematiche e i soggetti.
Il
fatto che a Roma siano arrivate otto delle opere di Vermeer è un
evento importante considerando che l’Italia
non possiede nemmeno uno dei dipinti dell'artista.
Orario
Da
lunedì a giovedì dalle 10.00 alle 20.00; venerdì dalle 10.00 alle
22.30; sabato dalle 9.30 alle 22.30; domenica dalle 9.30 alle 20.00.
L'ingresso
è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura.
Scuderie
del Quirinale
Via
XXIV maggio n° 16 di Roma
Rione
del centro storico
14
gennaio 2013
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