Intervista a
Michela Martello a cura di Antonia Pesare
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Per
lavoro, in quanto Storico dell’Arte, mi interesso dei giovani artisti italiani
e, nello specifico, dei pittori di questa meravigliosa terra che è la Maremma.
Per questo motivo vorrei farvi conoscere Michela Martello, un’artista affermata
nata a Grosseto ma residente a New York.
Michela
produce opere caratterizzate da un ottimo livello sia dal punto di vista creativo
che comunicativo, oltre che per la notevole qualità tecnica. Ha ricevuto il Bachelor
of Arts in illustrazione all'Istituto Europeo di Design e, dopo una periodo di
tre anni durante i quali ha vissuto a New York, venne
assunta da una casa editrice inglese come illustratrice. Dopo aver
pubblicato opere per oltre 30 libri, soprattutto libri di illustrazione per
bambini, nel 1993 ha spostato la sua attenzione alla pittura e ha avuto la sua
prima mostra a Milano e New York.
Michela
oggi vive e lavora a New York dove collabora con la Galleria Tria Chelsea che
ha esposto i suoi lavori negli ultimi 4 anni e le sue opere sono state raccolte
e commissionate da clienti pubblici e privati, tra cui Serafina Group, Cinema
City Group e la Collezione Fulton.
Nelle sue tele cerca di fondere tradizione
e modernità, spiritualità e vita quotidiana. La sua pittura è energica e
dipinge soggetti dotati di una forte espressività: comunica attraverso il
simbolo e si ispira
anche alla natura, agli animali, agli affreschi antichi e il suo punto di
riferimento principale è Giotto. “Il simbolo è il mezzo attraverso il quale spero di
arrivare allo spirito, è come un cerchio che si chiude, perché in un certo
senso il simbolo viene generato dallo spirito”.
Lavora con una tecnica mista, prima stendo una base di polvere di
marmo mista a gesso e acqua e dopo con gli acrilici. A volte usa il collage con
carte, stoffe e pizzi e ogni tanto ricama direttamente sulla tela.
A proposito del suo lavoro dice:
“Through
painting I see my self developing and transforming: The process of life! I want
my images to venture beyond our eyes, to feel the spirit: The process of art”.
Benvenuta Sig.ra Martello e
grazie per avermi concesso questa intervista. Sarà piacevolmente sorpresa la
gente della sua città di origine, Grosseto. Non tutti sanno, infatti, che lei è
nata in Toscana e che attualmente è un'artista affermata che vive a New York.
Ci può raccontare brevemente
qual è stato il suo percorso di studi e artistico?
Ho studiato a Milano, prima il liceo artistico, e poi l'istituto
Europeo di design, mi sono specializzata in illustrazione e ho lavorato come
illustratrice per editoria infantile per circa dieci anni, per poi passare
gradatamente alla pittura.
Come mai si è trasferita
nella “grande mela”?
Ho sempre sognato vivere a New York, prima sono venuta come
turista e ho deciso di fermarmi per 6 mesi per imparare la lingua, poi il
lavoro mi ha riportata in questa città con una mostra collettiva di pittura, si
sono poi manifestate diverse occasioni di lavoro, commissioni per murales,
nuove mostre, uno studio a disposizione…
A quando risale la tua
ultima mostra in Italia?
La mia ultima mostra in Italia risale a questo scorso maggio 2012,
a Milano, per una collettiva dal titolo “L'amor che move il sole e l'altre
stelle”. Al momento sono presente in una collettiva in Grecia, alla galleria
Rarity gallery di Mikonos, Summer Salon Show.
Le esperienze personali
hanno segnato il suo percorso artistico?
Certo! Tutto ciò' che accade nella mia vita si riflette nelle mie
tele, a volte me ne rendo conto immediatamente, altre volte lo scopro dopo
molto tempo che ho terminato un lavoro ma e' sempre uno specchio nel quale
scopro il mio percorso interiore che si riflette nel percorso artistico.
A quali Maestri ti sei
ispirata?
Van Gogh, Vermeer, Giotto, Gerard Richter, Frida Khalo, Leonardo, la
street art, lo stile liberty, l'espressionismo astratto, Kandinsky, Marina
Abramovic e penso ancora tanti altri... Giotto pero' resta un caposaldo.
Mi parli delle sue opere che
ritiene maggiormente significative. Cosa vuole comunicare?
Lavoro molto attraverso il simbolo, quindi cerco di trasmettere un
codice che corrisponde ad un inconscio soggettivo, ognuno ha una lettura
particolare, il simbolo emette una vibrazione che fa avere un esperienza
personalissima. Mi inspiro molto anche alla natura, agli animali, al simbolismo
orientale e specialmente quello appartenente al tibet, gli affreschi antichi ,
un certo tipo di arte sacra, l'antichità rivisitata in chiave contemporanea.
Oriente e Medio Oriente
sembrano affascinarla ed rappresentano una costante nel suo lavoro. Da cosa
nasce questo interesse?
Questa è una domanda alla quale nemmeno io so rispondere con
precisione e forse è meglio lasciare un po’ di mistero... quando mi sento
particolarmente attratta da qualcosa o inspirata cerco di non analizzare a fondo
il perché e lavoro sul presente lasciando scorrere l'inspirazione.
Realizza anche pitture
murali, con chi collabora?
Si, nel mio lavoro ci sono molti murales, ultimamente sto avendo
una grande commissione dal gruppo Serafina, una catena di ristoranti italiani
ad alto livello che sta aprendo in tutto il mondo e dipingo per loro una serie
di murales/affreschi integrando uno stile classico italiano con uno stile
contemporaneo tipo graffiti/street art.
Come valuti la situazione
artistica americana se confrontata con quella italiana? Quali sono le
differenze?
In America si collabora molto, anche tra gallerie, musei e
curatori, l'energia scorre, ad esempio le opening delle mostre vengono fatte
tutte lo stesso giorno di modo da dare la possibilità ai visitatori di poter
vedere tutto, mentre in Italia ho notato che c'è ancora un po’ di competizione
e l'evento rischia di restare isolato. Comunque trovo sempre delle cose che mi
inspirano e che vale la pena vedere, sia in italia che in America.
Fra le tante opere realizzate
in passato quali ritieni le più particolari ?
Questi i titoli dei lavori che forse hanno segnato un momento significativo
per il mio percorso, “Nothing is what it seams”, ''Who possess who?'”, “Love, o
questo profumo mi porta lontano”, “Cosmic Order”, “Free to leave”, “Last one, o
15 manifestation of happyness”', “'Courage”.
Che rapporto hai con la
critica?
Dipende..... se e' seria e di cuore, buono.
Ed ora verso quale direzione
intendi muoverti? Quali sono i progetti per il futuro?
Da giovedì mi trovo a Mumbai, India, per dipingere un affresco/murales
per Serafina Group, a settembre parteciperò ad un progetto che si svolge a
Brooklyn e, avrò un po’ di tempo, mi chiuderò nel mio studio cercando di
esprimermi attraverso la pittura dei soggetti che tocchino il mio e lo spirito
di chi vedrà il mio lavoro.
10 agosto 2012
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