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10 ago 2012

Michela Martello: da Grosseto a New York


Intervista a Michela Martello a cura di Antonia Pesare
©Riproduzione riservata



Per lavoro, in quanto Storico dell’Arte, mi interesso dei giovani artisti italiani e, nello specifico, dei pittori di questa meravigliosa terra che è la Maremma. Per questo motivo vorrei farvi conoscere Michela Martello, un’artista affermata nata a Grosseto ma residente a New York.
Michela produce opere caratterizzate da un ottimo livello sia dal punto di vista creativo che comunicativo, oltre che per la notevole qualità tecnica. Ha ricevuto il Bachelor of Arts in illustrazione all'Istituto Europeo di Design e, dopo una periodo di tre anni durante i quali ha vissuto a New York, venne assunta da una casa editrice inglese come illustratrice. Dopo aver pubblicato opere per oltre 30 libri, soprattutto libri di illustrazione per bambini, nel 1993 ha spostato la sua attenzione alla pittura e ha avuto la sua prima mostra a Milano e New York.
Michela oggi vive e lavora a New York dove collabora con la Galleria Tria Chelsea che ha esposto i suoi lavori negli ultimi 4 anni e le sue opere sono state raccolte e commissionate da clienti pubblici e privati​​, tra cui Serafina Group, Cinema City Group e la Collezione Fulton.
Nelle sue tele cerca di fondere tradizione e modernità, spiritualità e vita quotidiana. La sua pittura è energica e dipinge soggetti dotati di una forte espressività: comunica attraverso il simbolo e si ispira anche alla natura, agli animali, agli affreschi antichi e il suo punto di riferimento principale è Giotto. “Il simbolo è il mezzo attraverso il quale spero di arrivare allo spirito, è come un cerchio che si chiude, perché in un certo senso il simbolo viene generato dallo spirito”.
Lavora con una tecnica mista, prima stendo una base di polvere di marmo mista a gesso e acqua e dopo con gli acrilici. A volte usa il collage con carte, stoffe e pizzi e ogni tanto ricama direttamente sulla tela.
A proposito del suo lavoro dice: “Through painting I see my self developing and transforming: The process of life! I want my images to venture beyond our eyes, to feel the spirit: The process of art”.



Benvenuta Sig.ra Martello e grazie per avermi concesso questa intervista. Sarà piacevolmente sorpresa la gente della sua città di origine, Grosseto. Non tutti sanno, infatti, che lei è nata in Toscana e che attualmente è un'artista affermata che vive a New York.
Ci può raccontare brevemente qual è stato il suo percorso di studi e artistico?
Ho studiato a Milano, prima il liceo artistico, e poi l'istituto Europeo di design, mi sono specializzata in illustrazione e ho lavorato come illustratrice per editoria infantile per circa dieci anni, per poi passare gradatamente  alla pittura.

Come mai si è trasferita nella “grande mela”?
Ho sempre sognato vivere a New York, prima sono venuta come turista e ho deciso di fermarmi per 6 mesi per imparare la lingua, poi il lavoro mi ha riportata in questa città con una mostra collettiva di pittura, si sono poi manifestate diverse occasioni di lavoro, commissioni per murales, nuove mostre, uno studio a disposizione…

A quando risale la tua ultima mostra in Italia?
La mia ultima mostra in Italia risale a questo scorso maggio 2012, a Milano, per una collettiva dal titolo “L'amor che move il sole e l'altre stelle”. Al momento sono presente in una collettiva in Grecia, alla galleria Rarity gallery di Mikonos, Summer Salon Show.

Le esperienze personali hanno segnato il suo percorso artistico?
Certo! Tutto ciò' che accade nella mia vita si riflette nelle mie tele, a volte me ne rendo conto immediatamente, altre volte lo scopro dopo molto tempo che ho terminato un lavoro ma e' sempre uno specchio nel quale scopro il mio percorso interiore che si riflette nel percorso artistico.

A quali Maestri ti sei ispirata?
Van Gogh, Vermeer, Giotto, Gerard Richter, Frida Khalo, Leonardo, la street art, lo stile liberty, l'espressionismo astratto, Kandinsky, Marina Abramovic e penso ancora tanti altri... Giotto pero' resta un caposaldo.

Mi parli delle sue opere che ritiene maggiormente significative. Cosa vuole comunicare?
Lavoro molto attraverso il simbolo, quindi cerco di trasmettere un codice che corrisponde ad un inconscio soggettivo, ognuno ha una lettura particolare, il simbolo emette una vibrazione che fa avere un esperienza personalissima. Mi inspiro molto anche alla natura, agli animali, al simbolismo orientale e specialmente quello appartenente al tibet, gli affreschi antichi , un certo tipo di arte sacra, l'antichità rivisitata in chiave contemporanea.

Oriente e Medio Oriente sembrano affascinarla ed rappresentano una costante nel suo lavoro. Da cosa nasce questo interesse?
Questa è una domanda alla quale nemmeno io so rispondere con precisione e forse è meglio lasciare un po’ di mistero... quando mi sento particolarmente attratta da qualcosa o inspirata cerco di non analizzare a fondo il perché e lavoro sul presente lasciando scorrere l'inspirazione.

Realizza anche pitture murali, con chi collabora?
Si, nel mio lavoro ci sono molti murales, ultimamente sto avendo una grande commissione dal gruppo Serafina, una catena di ristoranti italiani ad alto livello che sta aprendo in tutto il mondo e dipingo per loro una serie di murales/affreschi integrando uno stile classico italiano con uno stile contemporaneo tipo graffiti/street art.

Come valuti la situazione artistica americana se confrontata con quella italiana? Quali sono le differenze?
In America si collabora molto, anche tra gallerie, musei e curatori, l'energia scorre, ad esempio le opening delle mostre vengono fatte tutte lo stesso giorno di modo da dare la possibilità ai visitatori di poter vedere tutto, mentre in Italia ho notato che c'è ancora un po’ di competizione e l'evento rischia di restare isolato. Comunque trovo sempre delle cose che mi inspirano e che vale la pena vedere, sia in italia che in America.

Fra le tante opere realizzate in passato quali ritieni le più particolari ?
Questi i titoli dei lavori che forse hanno segnato un momento significativo per il mio percorso, “Nothing is what it seams”, ''Who possess who?'”, “Love, o questo profumo mi porta lontano”, “Cosmic Order”, “Free to leave”, “Last one, o 15 manifestation of happyness”', “'Courage”.

Che rapporto hai con la critica?
Dipende..... se e' seria e di cuore, buono.

Ed ora verso quale direzione intendi muoverti? Quali sono i progetti per il futuro?
Da giovedì mi trovo a Mumbai, India, per dipingere un affresco/murales per Serafina Group, a settembre parteciperò ad un progetto che si svolge a Brooklyn e, avrò un po’ di tempo, mi chiuderò nel mio studio cercando di esprimermi attraverso la pittura dei soggetti che tocchino il mio e lo spirito di chi vedrà il mio lavoro.

10 agosto 2012

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