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3 mar 2012

Intervista a Michela Volpini: da Grotte di Castro a Grosseto

Pubblicato su Vivi Grosseto

3 marzo 2012 h 8:10
Intervista a cura di Antonia Pèsare
© Riproduzione riservata


Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione e quel che mi consola ancora è che non smetto di osservare. Edgar Degas



Ho conosciuto Michela Volpini in occasione della sua visita all'AGAF. Ha visitato la sede dell'associazione grossetana per definire i dettagli della bipersonale che organizzerà con Mauro Ceselli e che si terrà a maggio. In tale circostanza, Michela ha consegnato due opere che esporrà domani, 4 marzo, alla mostra “Sulla strada della ferrovia Massa-Follonica MTB” di Massa Marittima. Le sue opere mi hanno colpito per il forte “potere evocativo della forma: corposa, densa, che piega l’occhio dello spettatore all’emozione e registra i mutamenti di stati d'animo”.
Michela è una pittrice autodidatta nata a Gradoli (VT) il 30 giugno 1968 e vive a Grotte di Castro (VT), dove lavora nel studio. E' una pittrice autodidatta che è entrata nel mondo dell'arte, cominciando ad interessarsi alla pittura, da appena un anno.
Michela ha curato le sue personali allestite presso Istanbul Cafè di Capalbio nell'aprile 2011, SUB ROSA Enoteca a Viterbo nel giugno dello stesso anno; a Montefiascone (VT) nell'agosto 2011 in occasione de “La Fiera del Vino” e, nel settembre 2011, alle Grotte di Castro (VT) sul Lungo Lago di Grotte di Castro (Lago di Bolsena). Ha partecipato ad ArtExpò011 nel dicembre 2011- gennaio 2012 Pitigliano (GR) e, sempre a gennaio 2012, ha partecipato a “Dagli anni quaranta alla nuova generazione” a Castel Gandolfo (RM).
Le ho fatto alcune domande per conoscerla meglio e farla conoscere ai grossetani.

Michela, che cosa significa per te l’Arte?
L’Arte è vita! Una frase scontata e sfruttata che per me è una realtà! Quando lavoro perdo ogni altro riferimento fino a quando mi rialzo, ormai stanca ed esausta.
E’ una forma di liberazione ! Mi sento libera da tutto ciò che fino a poco prima avevo dentro.

Ci vuoi raccontare quale è stato il tuo percorso artistico?
Il mio percorso artistico nasce dal figurativo ma col tempo ho preferito creare opere informali, astratte, più vicine alle mie intuizioni. L’inconscio, in tal modo, è libero di affiorare in superficie, epurato da ogni forma consolidata.
La fase attuale mi vede impegnata in una cosa ancora più intuitiva derivante dalla conoscenza dei materiali e dalla sperimentazione di nuove tecniche quali, ad esempio, l’uso del cartone, del legno e del cotone. L’elemento dilaniato, sfregiato nella sua essenza, non smette di esistere ma accade il contrario: grazie a questo moto veemente si rigenera formalmente, innalzato a nuovo prototipo artistico e di pensiero. Ad esempio, il fuoco non distrugge ma fa assumere alla materia nuove forme e nuovi colori.

Cosa è per te l’originalità ? Ti ritieni originale?
Originalità è tutto ciò che può determinate curiosità, apprezzamento, soprattutto dai colleghi artisti. E si, è proprio così , i migliori complimenti li ho ricevuti da loro!
Si, penso proprio di essere originale in quanto certi materiali e certe tecniche difficilmente vengono usati. Il connubbio del cartone e delle terre ottiene un risultato che mi ha dato e continua a darmi emozioni.

L’abbandono del figurativo è avvenuto contemporaneamente alla nascita della tua ricerca materica?
Tutto è stato spontaneo, non ho deciso io! Piano piano mi sono sentita attratta da tutto ciò che toccavo con mano e che potevo modellare usando qualsiasi mezzo, compreso il fuoco!

Cosa raccontano le tue opere?
Per il momento libertà e passione. Le mie opere sono creazioni distanti dai “palati raffinati”, di sicuro non sono per tutti. Rappresentano espressioni di emozioni per quanti hanno il piacere di ammirare la loro tridimensionalità e di toccarle con mano, ricevendo così sensazioni materiche.

Progetti futuri?
Adesso sono impegnata nello studio e nell’applicazione di nuove tecniche tali da portare le mio opere ad essere “una scultura nella pittura”, tentando di aggiungere a ciò che già è stato creato un aspetto tridimensionale ancora più tangibile!


3 marzo 2012

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