È possibile fare una mappatura dei dati geografici per redigere una cartografia, una mappatura del Dna, dei processi chimici, biologici e fisici, del tempo che trascorre o di una misurazione, di un programma di lavoro o di vita, il mapping di un ambiente o di un corpo.
Tale prassi, sul piano artistico, diventa parte integrante del processo creativo e mira a ridisegnare la realtà, reinventandone i ritmi e i luoghi, nuovi percorsi e possibilità di lettura, attraverso differenti modalità operative derivate dalla varietà dei linguaggi e dalle specificità poetiche e di ricerca di ogni singolo artista.
Ripartire da una ridefinizione dalla propria identità, dall'uomo nel complesso bagaglio dei suoi valori, delle sue attitudini, della propria quotidianità anche in relazione al proprio habitat e al proprio ambiente diventa pur sempre un confronto con il luogo e con lo spazio, sempre meno spazio architettonico e sempre più spazio culturale amplissimo in tutte le sue valenze e possibilità di definizione e di ridefinizione.
Immagini dipinte o plastiche, oggetti e strutture articolate nello spazio o in stretta interazione con esso, costituiscono l'ampio corpus di opere che delineano la varietà di una geografia visiva tesa a rintracciare il senso della vita umana, a svelare le dinamiche del mondo naturale e biologico e a ricercare un habitat ideale, inteso anche come spazio storico e culturale, in cui far convergere differenti visioni.
La mostra sarà visitabile fino al 14 luglio 2013
IL FRANTOIO
Via Renato Fucini, 10
Capalbio (GR)
Tel. 0564 896484 - Tel. 3357504436
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