Dal 15 settembre al 23 settembre
2012, presso la troniera del Cassero Senese di Grosseto, dalle 17.00 alle 20.30
è possibile ammirare le opere astratte di Natalia Cellini raccolte nella mostra
intitolata “Tra la vita e la terra”. La location esclusiva, il tocco d'artista
che sa emizionare rendono l'esperienza di notevole spessore.
Pittura astratta, Trompe l'Oeil,
tecniche miste personalizzate che portano a stretto contatto con la spiccata
personalità dell'artista.
“Tra la vita e la terra”
continua ideologicamente il percorso avviato sulla memoria. Dal momento che il
recupero della memoria storica e collettiva di un popolo si muove di pari passo
con l’attenzione ai contesti dove si sono svolti i fatti, allora le tradizioni,
gli oggetti e le fonti orali entrano a far parte della cultura e dell’identità
di ogni individuo. Le radici di un uomo sono nella sua storia personale, in
quella familiare, in quella locale e territoriale.
L’artista ha affermato che “I
protagonisti dei miei lavori sono gli oggetti, questa volta presenti
“fisicamente” sulla tela; nell’oggetto stesso ciò che è per me fondamentale non
è la particolarità, quanto il risultato dell’alterazione dovuta alla mano e
all’uso, il modo in cui il fil di ferro è contorto, il legno inchiodato e
sbiancato, i pizzi antichi ingialliti e logori. Deve rimanere l’oggetto
trovato, sorpreso nelle sue occupazioni giornaliere o tratto dalla sua
indolenza di povero scarto delle umane attività. La prima operazione consiste
nell’introdurre gli oggetti trovati nello studio, così come si presentano nella
realtà, senza sottometterli a deformazioni artistiche che ne modificherebbero
la natura… Lì ogni reperto acquista potere, affiora tutta la carica emozionale
che porta con sé, la possibilità di associarsi a altre forme e colori; e io non
faccio altro che fissarlo, liberamente, al posto giusto, ma seguendo regole
ignote che si stabiliscono nel tempo stesso in cui sto lavorando, nella
continuità dell’opera. I materiali che uso come supporto e i reperti trovati e
proposti all’interno dell’opera propongono sé stessi con il compito di chiarire
quali sono i miei riferimenti culturali. Così ogni brandello di ferro o di
legno si fa interprete del mio mondo e di tutta una serie di rimandi psicologici
collegati con le mie radici e la mia storia esistenziale; perfino la tecnica
usata (sabbie, gesso, polveri impastate e colorate a mano, cera) tende a
ricalcare l’eco della quotidiana fatica di ogni mestiere antico”.
Le Tromperie Di Natalia Cellini
2, V. FIUME
Tel. 0564417630
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